Un po di storia sul Mariolo ( scacciapensieri siciliano,marranzano siciliano) buona lettura.
Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane.
A cura di Giuseppe Pitre.
Il marranzano siciliano ( scacciapensieri siciliano) strumento notissimo di ferro a forma di lira con una linguella o grilletto (linguedda) nel mezzo ; e si suona appoggiandolo alla rastrelliera de' denti e facendo vibrare col polpastrello del pollice o dell' indice la linguella stessa.
Ecco i sinonimi del marranzano siciliano( scacciapensieri siciliano) :
In Piana de' Greci Mariùah, in Cefalù Marrucchinu, in Licata Calarruni, in Prizzi Camarruni, in Porto Empedocle Cacamarruni, in Cianciana Ganganarruni, in Riesi Angularruni, in Vittoria Nningalar-runi, in Palma Mangarruni e Marigarruni, in Catania Marauni,ìn Piazza Armerina Maurmarruni,in Girgenti e qualche paese Ticino Malularruni. ; in alcune parti del Messinese Marranzuni, in Castro-giovanni Marranzanu.Tutti questi nomi fanno pensare a parecchie origini, non molto onorevoli per il mariolu (marranzano siciliano,scacciapensieri siciliano), oggi semplice passatempo di fanciulli e di giovani innamorati o spensierati.
Evidentemente queste voci son composte di ma, o mar, o mau, o malu, malo, e larruni , ladrone. In alcune parlate siciliane la prima parola se non è onomatopeica del suono dello strumento stesso [nninga-larruni, ecc.), accenna di sicuro alla voce inganno (ganga=manga =nnanga = 'nganna-latruni). Sicché lo strumento (marranzano siciliano,scacciapensieri siciliano) richiama a malo-ladrone o ad in-ganna-ladrone, come anche nel sec. XVII lo registrò il citato vocabolarista P. Spatafora (ms. segnato 2 Qq E 30-32 della Biblioteca Comunale di Palermo). Sinonimi in tanta furberia di significato sono marrancuni, marrucchinu [marranchinu, furbo, ladro), marranzuni,marranzanu (furbo, tristo, mariuolo); e forse anchemalu-carnuni, se questa voce si dee riguardare come accrescitiva di mala-carni che significa malvivente. Ma ciò che dà forza e luce a questi significati è la voce mariolu , con la quale è comunemente inteso lo strumento. È univoca tradizione dei nostri vecchi, che anticamente i ladri si servissero dello scacciapensieri(marranzano siciliano,scacciapensieri siciliano), secondo alcuni per eludere la vigilanza della Giustizia, della ronda (e qui si chiama in ballo la voce rrunna per provare come qualmente 'nganna-larruni sia corrotto da 'nganna la rrunna); secondo altri, per rassicurare i viandanti nelle campagne, i quali credendo quel suono un passatempo di liete brigate non avrebbero sospettato di nulla; e secondo altri ancora, e sono i più, per intendersi i ladri tra loro da punti diversi.
È un fatto che il suono del marranzano siciliano nel silenzio della notte, in campagna, si ode, relativamente, a considerevole distanza; e non è improbabile che i mariuoli appiattati qua e là in una campagna si tenessero qualche volta o per qualche occasione reciprocamente avvertiti dell'appressarsi d'un viandante. Questo pensava nella prima metà del settecento un vocabolarista siciliano, (vedi Pasqualino, Vocab, siciL, III, 113) e questo ripete oggidì la tradizione, avvalorata dall' antico appellativo di pigghialu-mariolu, onde qualche vecchio chiama tuttavia lo scacciapensieri. Molti anche oggi ripetono lo intercalare, col quale si accompagnava ed interpretava il suono di esso :
Pigghialu, pigghialu mariolu,
quasi i ladri che lo sonavano istigassero i compagni a qualche ruberia. Può ben darsi che un incontro particolare avvenuto in campagna, per opera di mariuoli e con l'aiuto dello scacciapensieri, abbia fatto nascere una storia o storiella in poesia, oggi obliterata» di cui probabilmente fanno parte i seguenti versi popolari che i fanciulli calabresi sogliono cantare quando suonano lo strumento (notisi che il 1® verso è il verso siciliano dianzi citato) :
Zingara, zingara marioda, M' ha' robatu a ferraiodu, E quannu vaju a la missa, Mittitilu ppe pettinissa.
Un proverbio dice :
Mariolu e viulinu
Ti diverti a lu matinu.
ed il mariuolo serve d' accompagnamento alle arie e alle canzoni popolari.
marranzano,scacciapensieri siciliano